Cos’è la partita IVA: definizione, funzionamento e tipologie

La partita IVA è un elemento fondamentale per chiunque intenda avviare un’attività economica in Italia. Si tratta di un codice numerico di 11 cifre assegnato dall’Agenzia delle Entrate che identifica in modo univoco il titolare, sia esso un’impresa, un professionista, un artista o un consulente. Questo codice è necessario per emettere fatture e gestire gli obblighi fiscali legati all’attività economica.

Definizione di partita IVA

La partita IVA è un identificativo fiscale obbligatorio per chi esercita un’attività economica in modo continuativo e abituale. Questo codice permette all’Agenzia delle Entrate di tracciare le transazioni economiche e garantire il corretto pagamento delle imposte dovute. È composta da 11 cifre, dove le prime sette identificano il contribuente, le successive tre indicano il codice dell’Ufficio delle Entrate e l’ultima cifra è un numero di controllo.

Funzionamento della partita IVA

Il funzionamento della partita IVA si basa su alcuni principi fondamentali:

  • emissione di fatture: ogni volta che viene venduto un bene o prestato un servizio, il titolare della partita IVA deve emettere una fattura che riporti il codice IVA
  • dichiarazione dei redditi: i titolari di partita IVA devono dichiarare periodicamente i propri redditi e pagare le imposte dovute, come l’IRPEF, l’IRAP e i contributi INPS (qui trovi maggiori informazioni su aliquote e scadenze delle partite IVA)
  • detrazione delle spese: è possibile detrarre le spese sostenute per l’attività economica, riducendo così l’ammontare delle imposte da pagare

Tipologie di partita IVA

Esistono diverse tipologie di partita IVA, a seconda dell’attività svolta e del regime fiscale scelto. Le principali sono:

Partita IVA per liberi professionisti

Questa tipologia è destinata a chi esercita un’attività intellettuale, come medici, avvocati, ingegneri e giornalisti. I liberi professionisti possono scegliere tra diversi regimi fiscali, tra cui il regime forfettario e il regime ordinario.

Partita IVA per ditte individuali

Le ditte individuali sono attività artigianali o commerciali gestite da una singola persona. Ad esempio, parrucchieri, muratori, elettricisti e negozianti. Anche in questo caso, è possibile scegliere tra il regime forfettario e quello ordinario.

Partita IVA per società

Le società, come le SRL (Società a Responsabilità Limitata) e le SNC (Società in Nome Collettivo), devono obbligatoriamente aprire una partita IVA. La scelta del regime fiscale dipende dalla struttura e dalle dimensioni della società.

Regimi fiscali

La scelta del regime fiscale è cruciale per la gestione economica dell’attività. I principali regimi sono:

Regime forfettario

La partita IVA forfettaria è un regime agevolato destinato alle piccole imprese e ai professionisti con un fatturato annuo inferiore a 85.000 euro. Prevede una tassazione semplificata con un’aliquota del 15%, ridotta al 5% per i primi cinque anni di attività. Non è necessario applicare l’IVA sulle fatture emesse, il che semplifica notevolmente la contabilità.

Regime ordinario

Il regime ordinario è obbligatorio per chi supera i limiti di fatturato previsti dal regime forfettario. Prevede una tassazione progressiva con aliquote IRPEF che vanno dal 23% al 43%, in base al reddito imponibile. In questo regime, è necessario applicare l’IVA sulle fatture e tenere una contabilità più dettagliata.

Come aprire una partita IVA

Aprire una partita IVA in Italia è un processo relativamente semplice, ma richiede attenzione ai dettagli e la corretta compilazione dei moduli necessari. Ecco i passaggi principali:

Per liberi professionisti

  1. Compilazione del modello AA9/12: Inserire i dati personali e quelli relativi all’attività, come l’indirizzo e il codice ATECO.
  2. Scelta del regime fiscale: Indicare il regime fiscale scelto nel modulo.
  3. Invio del modulo: Presentare il modulo all’Agenzia delle Entrate, online, per posta raccomandata o di persona.
  4. Iscrizione alla cassa previdenziale: Se necessario, iscriversi alla cassa previdenziale di riferimento o alla gestione separata INPS.

Per ditte individuali

  1. Acquisto di PEC e firma digitale: Necessari per la pratica telematica.
  2. Compilazione della pratica ComUnica: Include apertura della partita IVA, iscrizione al registro delle imprese, INPS e INAIL.
  3. Invio della pratica SCIA: Presentare la Segnalazione Certificata di Inizio Attività allo sportello SUAP del comune di riferimento.

Costi e adempimenti

I costi per aprire una partita IVA variano in base alla tipologia di attività e al regime fiscale scelto. Ecco una panoramica dei principali costi:

  • costi di apertura: possono variare da 0€ (se si fa tutto da soli) a diverse centinaia di euro (se ci si avvale di un commercialista)
  • contributi previdenziali: per i liberi professionisti, i contributi variano in base alla cassa previdenziale di riferimento. Per artigiani e commercianti, i contributi fissi sono circa 4.500€ annui, più una percentuale variabile
  • tasse: dipendono dal regime fiscale. Nel regime forfettario, l’aliquota è del 15% o del 5% per i primi cinque anni. Nel regime ordinario, le aliquote IRPEF variano dal 23% al 43%