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Lo storytelling come strumento di business

Definiamo il digital storytelling

Come semplice definizione, il digital storytelling è l’utilizzo degli strumenti digitali per raccontare una storia che sia il risultato dell’integrazione tra diversi tipi di media: immagini, testi, audio, video.

Ovviamente si tratta di un racconto molto diverso da quello delle press release, che normalmente non sono delle vere storie, ma insiemi di informazioni raccolte in un formato utilizzabile da una struttura di news.

Le storie hanno una struttura, un’origine e una funzione completamente diverse: mirano al coinvolgimento emotivo attraverso la condivisione di esperienze, azioni e stati d’animo. E’ un procedimento spesso utilizzato dall’advertising tradizionale (basti pensare a molti spot rimasti famosi), che però nel mondo digitale, e in particolare in quello dei social media, trova un terreno particolarmente fertile, nonché adatto a uno sviluppo basato sull’utilizzo delle tecniche di crowdsourcing.

In quale modo il digital storytelling entra nella comunicazione aziendale?

Normalmente le aziende tendono a presentare se stesse con dati, numeri, grafici. Tutte cose che riflettono la realtà, ma che spesso risultano astratte, non legate all’esperienza di vita del cliente.

Il digital storytelling non sostituisce, ma affianca la presentazione classica raccontando una storia che aiuta a dare un senso  ai numeri ed è in grado di coinvolgere emotivamente.

Lo storytelling porta l’audience a:

  • ricordare meglio il messaggio trasmesso
  • contestualizzare i benefici del prodotto/marchio/servizio
  • condividere il contenuto con i propri contatti (è più facile che si invii a un amico una bella storia piuttosto che una pubblicità o una presentazione aziendale)
  • dedicare tempo per conoscere tutta la storia (e a continuare a ignorare la pubblicità classica)

Di cosa ha bisogno un’azienda che vuole usare lo storytelling digitale all’interno delle sue politiche di comunicazione e promozione?

  • una storia personale e autentica che esprima le intenzioni e gli obiettivi dell’azienda
  • una storia che valga la pena di essere raccontata, che risponda a domande interessanti per il target a cui ci si rivolge
  • una storia con contenuti emotivi coinvolgenti.

Non va mai dimenticato che la tipologia di strumento utilizzato ha un impatto molto rilevante:

raccontare una storia su YouTube è ben diverso dal farlo su Facebook o su Twitter o su un blog.

I contenuti testuali sono adatti alla lettura e all’approfondimento e possono essere trasferiti e condivisi più agevolmente, audio e video sono più facili da “consumare”, le immagini – fisse o in movimento – permettono di illustrare e contestualizzare, l’audio crea un rapporto intimo con l’utilizzatore.

Sergio Pilu - Responsabile Social Media Marketing BusinessFinder

 

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